Ci abituiamo al buio

Ci abituiamo al buio
quando la luce è spenta;
dopo che la vicina ha retto il lume
che è testimone del suo addio,

per un momento ci muoviamo incerti
perché la notte ci rimane nuova,
ma poi la vista si adatta alla tenebra
e affrontiamo la strada a testa alta.

Così avviene con tenebre più vaste –
quelle notti dell’anima
in cui nessuna luna ci fa segno,
nessuna stella interiore si mostra.

Anche il più coraggioso prima brancola
un po’, talvolta urta contro un albero,
ci batte proprio la fronte;
ma, imparando a vedere,

o si altera la tenebra
o in qualche modo si abitua la vista
alla notte profonda,
e la vita cammina quasi dritta.

Emily Dickinson
Ph MLM

Istante

Come non essere in sintonia proprio adesso
– e magari per sempre – con la vita,
ora che il sole di questa sera fredda e azzurra,
così basso, si insinua nella mia casa
e si addentra fino in fondo senza alcuna esitazione
convertendo al suo passaggio tutto ciò che tocca
in oro vivo e improvviso, in oro
che non durerà ma che riempie
di simpatia il mondo per me in questo istante?

Eloy Sánchez Rosillo
Ph MLM

Lettere a un giovane poeta

Non abbiamo motivo di diffidare del nostro mondo, poiché esso non è contro di noi. Se vi sono orrori, allora sono i nostri orrori, se vi sono abissi, allora quegli abissi ci appartengono, se vi sono pericoli, allora dobbiamo cercare di amarli. E se solo organizziamo la nostra vita secondo quel principio, che ci ingiunge di attenerci sempre al difficile, allora ciò che adesso ci appare ancora totalmente estraneo, ci diverrà del tutto familiare e fido. Come potremmo dimenticare quegli antichi miti che stanno all’origine di tutti i popoli, i miti dei draghi che nell’attimo estremo si tramutano in principesse? Forse tutti i draghi della nostra vita sono principesse, che attendono solo di vederci una volta belli e coraggiosi. Forse tutto l’orrore non è in fondo altro che l’inerme che ci chiede aiuto.

Rainer Maria Rilke
Ph MLM

Del silenzio

Le cose che non dicevi mai, proprio quelle
davano sangue alle parole che dicevi e che restavano in aria
sospese, ambigue, come note inspiegabili
di una futura musica notturna. Ora
non hai più niente da dire, giacchè non hai niente da
nascondere. Il silenzio
ti chiude completamente fuori dagli eventi
a sentire le giovani motociclette giù sulla litoranea
a sentire i fischi delle navi “Sàmena”, “Ikaros”, “Egeo”,
che navigavano giorno e notte tra alterne bonacce e tempeste con destinazione finale il grande Ormeggio oscuro.

Ghiannis Ritsos
Ph MLM