Dance dance dance

È strano, ma ognuno di noi nella propria vita tocca un apice. Una volta raggiunto, non può che scendere. Nessuno però sa dove sia il proprio apice. La linea di confine può presentarsi all’improvviso, quando si crede di essere ancora al sicuro. Nessuno lo sa. Alcuni possono raggiungere quel culmine a dodici anni. Da quel momento in poi la loro vita scorrerà nel più monotono tran tran. Alcuni continuano a salire fino alla morte.

Haruki Murakami
Ph MLM

Norwegian Wood

Sono molto più paziente con gli altri di quanto lo sia con me stessa, e mi è molto più facile tirar fuori i lati positivi nelle cose degli altri che non nelle mie. Sono un tipo così. È un po’ come essere quella superficie ruvida su una scatola di fiammiferi. Il che mi sta benissimo, intendiamoci. Meglio essere una scatola di prima qualità che un fiammifero scadente.

Haruki Murakami
Ph MLM

Kafka sulla spiaggia

Qualche volta il destino assomiglia a una tempesta di sabbia che muta incessantemente la direzione del percorso. Per evitarlo cambi l’andatura. E il vento cambia andatura, per seguirti meglio. Tu allora cambi di nuovo, e subito di nuovo il vento cambia per adattarsi al tuo passo. Questo si ripete infinite volte, come una danza sinistra con il dio della morte prima dell’alba. Perché quel vento non è qualcosa che è arrivato da lontano, indipendente da te. È qualcosa che hai dentro. Quel vento sei tu. Perciò l’unica cosa che puoi fare è entrarci, in quel vento, camminando dritto, e chiudendo forte gli occhi per non far entrare la sabbia…

Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato.

Haruki Murakami
Ph MLM

Kafka sulla spiaggia

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Qualche volta il destino assomiglia a una tempesta di sabbia che muta incessantemente la direzione del percorso. Per evitarlo cambi l’andatura. E il vento cambia andatura,per seguirti meglio.Tu allora cambi di nuovo,e subito di nuovo il vento cambia per adattarsi al tuo passo. Questo si ripete infinite volte, come una danza sinistra con il dio della morte prima dell’alba. Perché quel vento non è qualcosa che è arrivato da lontano,indipendente da te. È qualcosa che hai dentro. Quel vento sei tu. Perciò l’unica cosa che puoi fare è entrarci, in quel vento, camminando dritto, e chiudendo forte gli occhi per non far entrare la sabbia. Attraversarlo, un passo dopo l’altro. Non troverai sole nè luna, nessuna direzione, e forse nemmeno il tempo. Soltanto una sabbia bianca, finissima, come fosse fatta di ossa polverizzate, che danza in alto nel cielo… E naturalmente dovrai attraversarla, quella violenta tempesta di sabbia, E’ una tempesta metafisica e simbolica. Ma per quanto metafisica e simbolica, lacera la carne come mille rasoi… Poi, quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi era entrato. Sì, questo è il significato di quella tempesta di sabbia.

Haruki Murakami
Ph Maria Letizia Maggio

La fine del mondo e il paese delle meraviglie

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Avrei voluto mettermi a piangere forte, ma non potevo. Non avevo più l’età per versare lacrime, avevo fatto troppe esperienze. Esiste anche questo al mondo, la tristezza di non poter piangere a calde lacrime. E’ una di quelle cose che non si può spiegare a nessuno, e anche se si potesse, nessuno la capirebbe. E’ una tristezza che non può prendere forma, si accumula quietamente nel cuore come la neve in una notte senza vento.

Haruki Murakami
Ph Maria Letizia Maggio