Vie

Casertavecchia

Perché vie tanto larghe?
Perché vie tanto dritte?
Il mio passo storto
è stato regolato dai vicoli tortuosi
da dove vengo.
Non so camminare nella vastità simmetrica
implacabile.
La città grande è questo?
Le città sono passaggi tortuosi
di nascondino
in cui le case appaiono-scompaiono
quando vogliono
e tutti quanti lo trovano normale.
Qui tutto è esposto
evidente
sfavillante. Qui
mi obbligano a nascere di nuovo, disarmato.

Carlos Drummond de Andrade
Ph MLM

La sofferenza è opzionale

Definitivo, come tutto ciò che è semplice.
Il nostro dolore non accade accidentalmente per le cose vissute,
ma per le cose che sono state sognate
e non sono state realizzate.
Perché soffriamo tanto per amore?
Giusto sarebbe non soffrire,
appena ringraziare per aver conosciuto
una persona così bella,
che generò in noi un sentimento intenso
e che ci fece compagnia per un periodo ragionevole
un periodo felice.
Soffriamo perché ?
Perché automaticamente dimentichiamo
di ciò che abbiamo goduto e passiamo a soffrire
per le nostre proiezioni non realizzate,
per tutte le città che avremmo voluto
conoscere a lato del nostro amore
e non abbiamo conosciuto, per tutti i figli che
avremmo voluto aver vicino e non abbiamo avuto,
per tutti gli spettacoli e libri e silenzi
che avremmo amato condividere,
e non abbiamo condiviso.
Per tutti i baci cancellati
dall’eternità.
Soffriamo non perchè il nostro lavoro è logorante
e paga poco, ma per tutte le ore libere
alle quali rinunciamo per andare al cinema,
per conversare con un amico,
per nuotare, per innamorarsi.
Soffriamo non perchè nostra madre
è impaziente con noi,
ma per tutti i momenti nei quali
avremmo potuto confidare a lei
le nostre più profonde angosce
se lei fosse stata interessata
a comprenderci.
Soffriamo tanto non perchè la nostra squadra ha perso,
ma per l’euforia soffocata.
Soffriamo non perché invecchiamo,
ma perché il futuro ci viene
confiscato, impedendo così
che ci accadano mille avventure,
tutte quelle che abbiamo sognato e
mai arrivammo a sperimentare.
Come alleviare il dolore di ciò che non fu vissuto?
La risposta è semplice come un verso:
Illudendosi di meno e vivendo di più!
Ogni giorno che vivo,
più mi convinco che
lo sperpero della vita
è nell’amore che non diamo,
nelle forze che non usiamo,
nella prudenza egoista che non fa rischiare nulla,
e che, evitando la sofferenza,
perdiamo anche la felicità.
Il dolore è inevitabile.
La sofferenza è opzionale.

Attribuita a Carlos Drummond de Andrade
Ph MLM

La sofferenza è opzionale

Definitivo, come tutto ciò che è semplice.
Il nostro dolore non accade accidentalmente per le cose vissute,
ma per le cose che sono state sognate
e non sono state realizzate.
Perchè soffriamo tanto per amore?
Esatto sarebbe non soffrire,
appena ringraziare per aver conosciuto
una persona così bella,
che generò in noi un sentimento intenso
e che ci fece compagnia per un periodo ragionevole
um periodo felice.
Soffriamo perchè?
Perchè automaticamente dimentichiamo
di ciò che abbiamo goduto e passiamo a soffrire
per le nostre proiezioni non realizzate,
per tutte le città che avremmo voluto
conoscere a lato del nostro amore
e non abbiamo conosciuto, per tutti i figli che
avremmo voluto aver vicino e non abbiamo avuto,
per tutti gli shows e libri e silenzi
che avremmo amato condividere,
e non abbiamo condiviso.
Per tutti i baci cancellati,
dall’eternità.
Soffriamo non perchè il nostro lavoro è logorante
e paga poco, ma per tutte le ore libere
alle quali rinunciamo per andare al cinema,
per conversare con un amico,
per nuotare, per innamorarsi.
Soffriamo non perchè nostra madre
è impaziente con noi,
ma per tutti i momenti nei quali
avremmo potuto confidare a lei
le nostre più profonde angosce
se le fosse stata interessata
a comprenderci.
Soffriamo tanto non perchè la nostra squadra ha perso,
ma per l’euforia soffocata.
Soffriamo non perchè invecchiamo,
ma perchè il futuro ci viene
confiscato, impedendo così
che ci accadano mille avventure,
tutte quelle che abbiamo sognato e
mai arrivammo a sperimentare.
Come alleviare il dolore di ciò che non fu vissuto?
La risposta è semplice come un verso:
Illudendosi di meno e vivendo di più!
Ogni giorno che vivo,
più mi convinco che
lo sperpero della vita
è nell’amore che non diamo,
nelle forze che non usiamo,
nella prudenza egoista che non fa rischiare nulla,
e che, evitando la sofferenza,
perdiamo anche la felicità.
Il dolore è inevitabile.
La sofferenza è opzionale.

Attribuita a Carlos Drummond de Andrade